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Abstract

La revisione annuale dei salari minimi del 2023 è stata preparata nel contesto di un’inflazione senza precedenti in tutta Europa. Se da una parte tale revisione ha portato a forti aumenti dei salari nominali in molti paesi, dall’altra in molti casi non è stata sufficiente a salvaguardare il potere d’acquisto dei lavoratori. Analizzando gli sviluppi degli ultimi dieci anni, la relazione evidenzia che, nel complesso, in quasi tutti i paesi i lavoratori che percepiscono il salario minimo hanno constatato un aumento del potere d’acquisto, una riduzione del divario tra la propria retribuzione e quella media e, in una certa misura, un incremento superiore all’evoluzione della produttività del lavoro. Nonostante le perdite a breve termine in termini reali, questi incrementi a lungo termine non sono venuti meno nel 2023. Anche in un contesto di inflazione crescente, i processi di determinazione dei salari non sono cambiati in modo sostanziale. Tuttavia si sono constatati anche effetti precoci della direttiva dell’UE relativa a salari minimi adeguati in quanto un maggior numero di paesi ha scelto di adottare gli ivi citati «valori di riferimento indicativi» internazionali – vale a dire il 50 % del salario medio o il 60 % di quello mediano – al fine di determinare gli obiettivi per i nuovi livelli. La relazione di quest’anno contiene, per la prima volta, un’analisi approfondita dei salari minimi netti per gli adulti «single» basata sul modello di microsimulazione fiscale e previdenziale di EUROMOD, presentando nel contempo i risultati delle ultime ricerche in materia di salario minimo, pubblicati nel corso del 2022.

Minimum wages in 2023: Annual review

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Key findings

Nella maggior parte dei paesi dell’UE i lavoratori che percepiscono il salario minimo hanno beneficiato in vari modi dei relativi incrementi previsti per legge nell’ultimo decennio: il loro potere d’acquisto è cresciuto in termini reali e i salari lordi sono aumentati più dei salari medi, spesso a tassi superiori alla produttività del lavoro. I lavoratori dei paesi dell’Europa centrale e orientale hanno goduto dei maggiori aumenti salariali reali lordi e netti del decennio, pur partendo da livelli assoluti molto bassi.

Le recenti perdite di potere d’acquisto reale dei lavoratori che percepiscono il salario minimo registrate in diversi Paesi non hanno eroso i relativi incrementi a lungo termine che si sono verificati dal 2013. L’aumento nominale mediano negli Stati membri è stato di quasi l’11 %, rispetto al 5 % del 2022.

A causa degli elevati tassi di inflazione in tutta l’UE, questi forti aumenti nominali non si sono tradotti in significativi incrementi del potere d’acquisto per i lavoratori che percepiscono il minimo sindacale, tranne che in alcuni Paesi (soprattutto Germania e Belgio). In questo contesto inflazionistico è particolarmente importante che il potere d’acquisto dei salari minimi legali tenga conto del costo della vita.

L’aliquota media dell’imposta a carico dei lavoratori dipendenti (imposta sul reddito delle persone fisiche e ritenute previdenziali) sul salario minimo lordo per un lavoratore «single» senza figli variava dal 6 % in Spagna al 40 % in Romania. La modifica più sostanziale nelle normative in materia è stata l’adozione di un salario minimo legale mensile a Cipro.

L’impatto della direttiva dell’UE sulla determinazione dei salari minimi nazionali è stato finora limitato, in quanto la fase di recepimento è appena iniziata. Un primo effetto è che i valori di riferimento previsti dalla direttiva (50 % del salario medio e 60 % di quello mediano) sono sempre più spesso applicati in progetti di legge o in sede di definizione degli obiettivi (Belgio, Bulgaria, Irlanda, Slovacchia, Spagna), adottati a fini di determinazione degli aumenti effettivi (Croazia, Germania) o utilizzati come base per le richieste dei sindacati (Cechia, Grecia, Paesi Bassi).

The report contains the following lists of tables and figures.

List of tables

Table 1: Gross nominal statutory minimum wages, 22 EU Member States, 2022 and 2023
Table 2: Change in monthly minimum wages in collective agreements for 10 low-paid jobs, in nominal terms, 1 January 2022 to 1 January 2023 (%)
Table 3: Processes of consultation and negotiation without formal agreement
Table 4: Minimum wage legislation and inflation
Table 5: Rule-based mechanisms to uprate minimum wage rates
Table 6: Overview of (debated) changes to social security contributions and income tax thresholds
Table 7: Overview of latest research on minimum wages in the EU

Table A1: Role of inflation in minimum wage setting: mentions in legislation and use in formulas (in the 22 EU Member States having a statutory minimum wage)
Table A2: Collectively agreed average monthly wages (national currency) in 10 low-paid jobs, January 2023
Table A3: Sources for the nominal collectively agreed wage change

List of figures

Figure 1: Gross hourly nominal minimum wages, 22 EU Member States, January 2023 (€)
Figure 2: Monthly changes in inflation, by category, EU27, January 2021–January 2023 (index, Jan 2021 = 100)
Figure 3: Recent inflation, EU27, January 2022 to January 2023 (%)
Figure 4: Rate of change in gross statutory minimum wage, 21 EU Member States, January 2022 to January 2023 (%)
Figure 5: Collectively agreed average and median monthly wages in 10 low-paid jobs, January 2023 (€)
Figure 6: Change in average monthly minimum wages set in collective agreements for 10 low-paid jobs, in nominal and real terms, 1 January 2022 to 1 January 2023 (%)
Figure 7: Changes in statutory minimum wages and negotiated minimum wages, 25 EU Member States, 2012–2023 (index, 2012 = 100)
Figure 8: A comparison of statutory minimum, negotiated and average wages and productivity, in real terms, 25 EU Member States, 2012–2023 (index, 2012 = 100)
Figure 9: Net monthly minimum wages, PIT and employee SIC for a single minimum wage earner, 21 EU Member States, 2022 (€)
Figure 10: Average PIT, employee SIC and social benefits as a percentage of gross minimum wage for a single person, 21 EU Member States, 2022
Figure 11: Share of gross minimum wage left for a single earner, 21 EU Member States (%)
Figure 12: Ten-year change in the proportion of net wage/disposable income to gross wage for minimum wage earners, 21 EU Member States, 2012–2022 (%)
Figure 13: Ten-year change in the real gross and real net minimum wages and real disposable income of minimum wage earners, 21 EU Member States, 2012–2022
Figure 14: Average tax wedge and composition of tax wedge for a single minimum wage earner, 21 EU Member States, 2022 (%)
Figure 15: Changes in the tax wedge for minimum wage earners, 21 EU Member States, 2012–2017 and 2017–2022 (%)
Figure 16: Overview of the process of minimum wage setting for 2023
Figure 17: Statutory minimum wage level as a percentage of the average wage, 20 Member States, 2021

Number of pages
80
Reference nº
EF23019
ISBN
978-92-897-2331-2
Catalogue nº
TJ-03-23-190-EN-N
DOI
10.2806/950879
Permalink

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